News

Alimentazione del cane naturale pressato a freddo REICO

Iniziamo innanzitutto dicendo che sarebbe preferibile, ove possibile, scegliere sempre una dieta casalinga o un cibo umido senza additivi e conservanti per alimentare il nostro cane o gatto.

Questo perché questo tipo di alimentazione naturale è più digeribile e, soprattutto, perché si avvicina di più a ciò che mangerebbe il cane in condizioni naturali: non scordiamoci infatti che tutti i cani condividono gran parte del patrimonio genetico del lupo (circa il 98% del loro DNA).

A volte però, purtroppo, molti proprietari ripiegano sui mangimi secchi, quello che comunemente risponde al nome di “crocchette industriali” di note marche.

Le crocchette ovviamente non sono tutte uguali e, molto spesso, ci facciamo ingannare dalle immagini che sono stampate sulla loro confezione, dalle diciture che ci fanno pensare a qualcosa di buono, come le scritte premium, natural, grain free, veterinary formula, diet formula, obesity, ideal weight, specific for, renal, gastrointestinal, urinary, ecc.

Per approfondimenti consiglio a tutti di vedere l’inchiesta di Report “Troppa Trippa”, messa in onda il 12/12/2015:

Il mondo del petfood, infatti, smuove volumi d’affari veramente sostanziosi e, ancora oggi purtroppo, le normative e le direttive europee hanno, forse volutamente, lasciato delle lacune in cui le grandi multinazionali mangimistiche giocano, per conseguire i profitti più elevati, a danno dei nostri amati angeli a quattro zampe.

Per potersi tutelare i consumatori hanno però degli strumenti che, se correttamente utilizzati, bastano per eseguire un importante discernimento: saper leggere le etichette delle crocchette infatti significa essere coscienti di ciò che si sta dando al proprio cane e ciò è veramente importante se pensiamo che la salute dei nostri animali è costituita almeno per l’80% dall’alimentazione.

Esaminiamo allora la differenza principale tra due tipi di alimentazione secca:

  • crocchette estruse con additivi e conservanti
  • crocchette pressate a freddo 100% naturali

Leggi anche: Come capire se il tuo cane sta seguendo una dieta corretta

Cosa sono le gli estrudati (crocchette industriali classiche)

Gli estrudati sono le tipiche e più comuni crocchette, cioè mangime secco, proposte delle varie marche assai note dell’industria mangimistica.

Se ci si reca in un negozio per animali, nel “reparto cibo”, sicuramente vedrete quasi solo crocchette di questo tipo.

Gli ingredienti utilizzati sono spesso scarti di macellazione industriale vietati al consumo umano, che vengono trasformati in farine animali attraverso il passaggio in un inceneritore ad elevate temperature (130 ÷ 180°C), per poi essere tritate e sterilizzate.

Queste farine animali vengono poi usate per produrre degli estrudati!

Con l’ausilio di diversi additivi (chimici e tecnologici) e con l’aggiunta di umidità, viene pressato il tutto in una matrice (una lastra di metallo forato) ad una forte pressione (circa 60 bar), ad elevata temperatura ottenendo cosi l’estrudato.

Chiaramente durante queto processo tutte le sostanze nutritive: proteine, enzimi, vitamine e minerali vengono distrutte.

Per questo motivo troverete molti additivi sintetici aggiunti nelle etichette, perché il prodotto ricavato da questa lavorazione non ha quasi nessuna proprietà e sia valori nutrizionali che odori sono praticamente nulli.

Sulle crocchette finite quindi vengono spruzzati olii e grassi animali, per aumentare la sapidità e per invitare i nasi di gatti e cani a mangiare questo agglomerato, per renderle appetibili insomma.

Come potete facilmente intuire l’industria chimica e cosmetica supporta le grandi multinazionali mangimistiche, perché devono riuscire ad ingannare bene l’olfatto del nostro animale.

Ma non è finita qua: le crocchette industriali (estruse) si gonfiano moltissimo nello stomaco e sono la causa principale della tanto temuta torsione gastrica.

Se volete fate una prova a casa: immergete due o tre crocchette in un bicchiere d’acqua e vedrete che in 15/20 minuti queste si gonfieranno, aumentando il loro volume di due o tre volte.

Provate a romperle vi servirà un martello! Ottimo cibo per il cane vero ?

Pensate quindi cosa state mettendo nello stomaco del vostro cane!! Impiegherà dalle 24 alle 48 ore solo per digerirlo!

Leggi anche: Shock ! Le verità sul cibo industriale

Le crocchette pressate a freddo con materie prime di qualità

L’unica alternativa agli estrudati, se non vogliamo usare una dieta crudista seguiti da un bravo nutrizionista come Mirco Nicolazzo, sono le crocchette pressate a freddo (pellettato), che vengono prodotte in modo molto più delicato, essendo queste lavorate a temperature più basse (circa 37°C).

La lavorazione è più costosa, ma permette di mantenere i valori nutritivi naturali degli ingredienti inalterati.

Le crocchette pressate a freddo, inoltre, non si gonfiano nello stomaco perché non sono disidratate e non richiamano acqua  immediatamente, cosa che invece avviene con gli estrudati.

Ma ciò non basta per definire “buona” una crocchetta; la parte più importante logicamente è quella che si fa a monte di tutto il processo mangimistico: utilizzare degli ingredienti di alta qualità a filiera controllata per uso umano.

La vera garanzia per la salute e il benessere del nostro cane sta tutta nell’etichetta dei componenti.

Non basta la lavorazione con pressatura delicata a freddo: la carne dev’essere carne vera, non scarti di macellazione (come zoccoli, becchi, piume, code, polmoni infetti usati per produrre le crocchette industriali), quindi commestibile anche per il consumo umano, inoltre se la materia prima è veramente valida non servirà nessun tipo di additivo chimico o tecnologico, in quanto il cane potrà estrarre tutte le vitamine e i minerali naturalmente dal cibo.

Ricordiamo che tutti gli additivi aggiunti nelle crocchette attraverso la sintesi chimica non vengono assorbiti dal cane, quindi sono inutili se non solo attraenti per i proprietari.

Un cibo di alta qualità comporta l’assenza di conservanti, coloranti, OGM, appetizzanti, aromatizzanti e di tutti gli altri additivi, perché non c’è bisogno di appagare l’occhio del padrone, ciò che conta veramente è la salute dei nostri animali.

L’alimento sano e naturale sarà estremamente più digeribile e sarà il nostro stesso animale a comunicarci la bontà dell’alimentazione, perché avremo un pelo più lucido e morbido, scompariranno le secrezioni oculari e la malassezia, le feci saranno meno voluminose e meno maleodoranti, la sua reattività aumenterà e non avrà pruriti e problemi gastrointestinali.

Poche, anzi pochissime, sono le aziende in grado di proporre alimenti naturali privi di tutti questi prodotti chimici, utilizzando la pressatura a freddo e impiegando vera carne commestibile; fra tutte spiccano sicuramente i prodotti Reico Vital-Systeme.

Con la sua filosofia aziendale Reico mira a raggiungere il benessere naturale degli animali solo attraverso l’equilibrio minerale (unico brevetto mondiale) proponendo una linea di prodotti 100% naturali senza additivi e conservanti.

Per conoscere quest’alimentazione esclusiva e per avere informazioni dettagliate potete cliccare nella sezione contatti del nostro sito, compilando il form per una consulenza alimentare personalizzata dedicata al tuo cane o gatto!

Se hai urgenza puoi contattarci al 348 318 8486 (Carlo) – Partner ufficiale Reico 9896455

La verità nascoste del cibo industriale (crocchette)

Il cibo industriale per animali è materiale organico di pessima qualità essenzialmente costituito da grassi cotti.

I residui di macellazione di pollame, bovini e ovini ecc…. che non possono più essere utilizzati in alcun modo per alimentazione umana vengono indirizzati al consumo animale: tanto nessun cliente controlla le etichette e può sapere l’origine delle materie prime.

Questa materia organica di scarto viene poi opportunamente omogeneizzata quindi la “sbobba” risultante deve essere bollita ad alta temperatura per ragioni di pura conservabilità e per abbattare la carica batterica di queste “materie prime”.

Solitamente le temperature di bollitura vanno da 120° a 180°C e questo calore annulla qualsiasi valore nutrizionale (proteine, vitamine, acidi grassi, acqua) sono completamente cancellati.

Qualsiasi nutrizionista è consapevole che le proteine e le vitamine possono reggere senza subire danni più o meno gravi temperature attorno ai 50°C per pochi minuti poi degenerano, quindi questo processo di cottura trasforma questa purea al valore nutrizionale di una suola di scarpa.

Materie prime di bassa qualità, alte temperature e chimica

Le alte temperature degradano tutto il residuo valore nutrizionale della materia prima di partenza (già pessima di per sé) quindi rimangono solo grassi “cotti” come elemento nutrizionale. Alla faccia della dieta “bilanciata” tanto propagandata!

La “sbobba” così com’è, ma non vi sarà mai concesso di visitare uno stabilimento di produzione, emana un odore spesso nauseante e risulta contro ogni tentazione: i nostri amici animali scapperebbero!

Ecco allora che ci viene in “soccorso” la chimica: la “cosmesi” degli aromi artificiali, coloranti, emulsionanti, edulcoranti, zuccheri (aspartame notoriamente cancerogeno) infine anche una bella “spolverata” di vitamine sintetiche e…il gioco è fatto!

Il sapore artificiale così ottenuto è spesso irresistibile soprattutto per i nostri gatti mentre per i cani non sempre è così, anzi, se arrivano a mettere in bocca un alimento fresco spesso se lo “pappano” con gioia, segno evidente che se potessero parlare lancerebbero imprecazioni costanti ogni qualvolta l’indaffarato padrone gli sbatte giù, quelle che io definisco, le malsane crocchette.

Nei gatti, in particolare, si manifesta un altro grave effetto collaterale quando il cibo propinato è solo la scatoletta e crocchette: l’inconsapevole e pigro proprietario in realtà accorcia la vita del suo gatto (vale anche per il cane ovviamente ma in modi e tempi diversi).

In altre parole sovraccaricando il suo metabolismo, giorno dopo giorno, lo intossica creando grossi problemi epatici ma soprattutto renali.

Ma attenzione vengono in nostro aiuto le tanto famose crocchette Renal (che sono veramente la cosa peggiore da utilizzare) perchè qualcuno ve le consiglia: un cane con problemi renali un cibo secco estruso, non dovrebbe MAI vederlo!

Le principali patologie causade dal cibo indutriale

Le maggiorparte delle malattie che si sviluppano da una cattiva alimentazione industriale a base di crocchette di qualsiasi marca, sopratutto da quelle medicali (renal, obesity, gastrointestinal, ecc…) sono:

  • dissenteria, feci non formate, infiammazioni intestinali (IBD = Inflammatory Bowel Disease)
  • prurito cronico alle zampe, pelle squamosa e croste
  • allergie e malattie della pelle
  • occhi arrossati e lacrimazione eccessiva
  • perdita o diradamento del pelo
  • arrossamento o infezione alle orecchie
  • otiti da malassezia
  • dermatiti e piodermiti
  • forfora e pelo maleodorante
  • diabete e malattie renali
  • problemi cardiaci, cancro e tumori

Le testimonianze di molti nutrizionisti ci confermano che nella loro lunga pratica clinica hanno rilevato in modo pressoché costante che la vita di gatti alimentati con cibo naturale e crudo sono quasi doppie rispetto a quelli alimentati solo con crocchette e umido della grande distribuzione.

In particolare la cattiva aliementazione crea soggetti la cui aspettativa di vita arriva a 10 anni per frequenti insufficienze renali che degenerano sotto la “pressione” delle tossine che quotidianamente ingurgitano insieme a grassi cotti.

Naturalmente viene coinvolto anche il fegato e il pancreas: non raramente ci siamo imbattuto in soggetti diabetici o con sofferenze acute al pancreas che a nostro avviso erano da collegarsi con la dieta industriale sia in gatti che cani.

Il carico tossico quotidiano da qualche parte deve pure andare a finire e gli organi colpiti sono soprattutto quelli emuntori e detossicanti.

Altro aspetto che va sottolineato per le pericolose implicazioni è la degenerazione dello smalto dei denti causato da un pH orale che da alcalino (come deve essere) diventa costantemente acido con l’assunzione quotidiana dei mangimi.

Questo è la causa principale della degenerazione delle cavità orali di canie e gatti con alito maleodorante.

Sono principalmente animali con diete industriali che presentano parodontiti di media e grave intensità con formazione tra dente e gengiva di “tasche batteriche” purulente che mandano in circolo vere e proprie infezioni nel sangue contribuendo non poco all’abbassamento ulteriore delle già precarie difese immunitarie.

A questa vera emergenza sanitaria ormai presente in quasi tutti i pazienti a quattro zampe di media età le multinazionali del “mangime” che sono i responsabili principali del problema con il loro “cibo-spazzatura”, come reagiscono?

Semplicemente producono una nuova “linea” di prodotto dietetici “specifici” per i problemi dentali: negozianti, veterinari e proprietari tutti contenti, ringraziano!

In pratica si vende a caro prezzo la stessa “sbobba” che magari avrà crocchette un po’ più “dure” o più piccole per pulirsi i denti, o magari avranno aggiunto l’ennesimo additivo chimico “al fluoro” come prevenzione della carie.

Quale alimentazione scegliere per il propio cane o gatto?

Deve essere chiaro che solo un alimento umido fresco e vario, possibilmente crudo è in grado di mantenere in buona salute i vostri amici animali.

I proprietari devono comprendere che credere alla favola tanto pratica, semplice e comoda del cibo già pronto e salutare è una bugia e una illusione che porta, di fatto ad ammalare in modo progressivo ed irreversibile il proprio animale e certamente ad abbreviargli la vita.

La soluzione richiede solo un po’ di buona volontà, come in tutte le azioni tese a migliorarci.

Se amate il vostro cane o gatto, buttate le crocchette e passate a un’alimentzione sana, fresca, senza additivi e conservanti fatta di materie prime di qualità e li nutrirete come natura insegna, risparmiando in farmaci e cure.

Perchè il tuo cane si lecca le zampe?

Il cane utilizza la lingua per pulirsi, ma se noti una frequenza troppo elevata delle leccate forse potrebbe essere un campanello d’allarme, quindi leggi con attenzione questo articolo.

Innanzitutto osserva bene la parte della zampa che si lecca: se ha cambiato colore ed è divenuta bruna-rossastra, devi sapere che è a causa di un enzima della saliva, detto porporina, che macchia i peli quando vengono eccessivamente leccati.

Tanti cani poi non si limitano a questo, infatti arrivano anche a mordicchiarsi e ciò può comportare facilmente la manifestazione di ulcere, croste sui cuscinetti e macchie sulle unghie, influendo sulla sensibilità dei polpastrelli, anche con piaghe evidenti.

Sicuramente questo comportamento interessa anche lo svolgimento della normale attività quotidiana del pet, peggiorando la sua qualità di vita, compreso il sonno.

E, come ben prevedibile, anche la serenità dei proprietari sarà compromessa.

Perché i cani si leccano le zampe?

Iniziamo subito sfatando un pensiero comune e ricorrente: i cani si leccano le zampe perché sono nervosi e/o perché lo fanno per abitudine?

Assolutamente no!! Si leccano semplicemente perché provano dolore o prurito.

Dovete sapere che esistono molti tipi di allergie nei cani, come quelle alimentari, quelle alle pulci o quelle ambientali.

La dermatite atopica è un tipo di allergia ambientale che i cani possono sviluppare al polline, alle muffe, ai peli e ad altri allergeni ambientali ad esempio.

I cani assorbono gli allergeni per via transcutanea (attraverso la pelle), e ciò innesca una risposta immunitaria che produce un’infiammazione della pelle, causando quindi un fastidioso prurito al nostro amico a quattro zampe.

Automaticamente cercheranno di placare il fastidio leccandosi o mordicchiando le zone interessate, ma così facendo compariranno quelle macchie che preoccupano i loro proprietari.

Altri fattori scatenanti meno comuni da riportare sono anche le infezioni parassitarie o le malattie immunomediate che interessano principalmente le unghie o i cuscinetti.

Perchè il cane si lecca le zampe; cause e rimedi

Le leccate eccessive sono sono pericolose?

Questo comportamento può causare danni ai cuscinetti delle zampe o creare piaghe, facendo soffrire per il dolore il tuo cane.

Inoltre un’eccessiva umidità, unita a qualche ferita, anche superficiale dell’epidermide, contribuisce a generare un ambiente favorevole allo sviluppo di un’infezione batterica o di funghi della pelle (micosi cutanee).

I segni di un’ infezione secondaria si manifestano con un odore sgradevole e puzzolente delle zampe, con la comparsa di pustole cariche di pus tra gli interstizi delle dita e un sempre più forte desiderio di leccarsi e mordersi.

Se il cane si lecca le zampe come posso risolvere il problema?

Per fermare l’eccessivo leccarsi cronico e per scongiurare brutte infezioni e dermatiti occorrerà innanzitutto rivolgersi ad un veterinario esperto e competente, che valuterà l’infiammazione.

Lo stato delle unghie, dei cuscinetti e controllerà la presenza di infezioni secondarie o di parassiti. Se si sospettano allergie occorrerà eseguire il test relativo, per scongiurare questa causa.

Una delle azioni che però potrà prevenire queste patologie è sicuramente quella di pulire spesso le zampe del cane con prodotti naturali come l’aceto di mele; questo infatti aiuterà a ridurre il trasporto di allergeni sulla pelle.

E’ fondamentale poi agire a monte, sull’alimentazione, perchè se il vostro pet consuma cibo industriale dovete sapere che molte patologie possono essere risolte con un semplice cambio dieta, passando dalle crocchette industriali ad un cibo sano e naturale.

Il problema della dieta delle “multinazionali mangimistiche” è che i loro prodotti sono carichi di additivi chimici e conservanti, di farine e di carne di bassissima qualità, quasi sempre non commestibile per l’uomo.

Vi basti pensare che l’industria dei mangimi considera carne anche gli zoccoli, le code, i becchi, le piume e i polmoni infetti.

Il passaggio ad una dieta naturale per cani che preveda pochi ingredienti, con la carne come primo componente dei prodotti (almeno 65-80%), possibilmente commestibile e pressata delicatamente a freddo, potrà lenire o addirittura scongiurare l’insorgenza di pruriti e dermatiti.

In tantissimi casi infatti il cane manifesta una reazione allergica non alle proteine animali di cui è fatto il cibo (pollo, manzo, tacchino, ecc.), ma a tutti quegli additivi chimici che le aziende utilizzano per comporre il cibo industriale (conservanti, coloranti, OGM, appetizzanti e aromatizzanti, additivi chimici e tecnologici, addensanti, ecc.).

Una recente statistica tra i veterinari nutrizionisti italiani ha rilevato che su 80 cani con patologie, circa 64 tornano in salute cambiano semplicemente alimentazione!

Attenzione dunque alle etichette e alle componenti del cibo, che non devono essere troppo lunghe e contenere troppi ingredienti, inoltre un altro indice di qualità è la scadenza dei prodotti, che deve essere relativamente breve (massimo 6 mesi).

La salute dei nostri animali passa dalla loro ciotola, quindi iniziamo a riempirla di cibi sani e naturali!

Leggi anche: come capire se il cane sta seguendo una dieta corretta

Come capire se il cane sta seguendo una dieta corretta

Numerosi studi condotti nel corso degli anni hanno messo in risalto la forte influenza che un corretto regime alimentare, basato sulla scelta di alimenti di alta qualità, ha sul benessere psico-fisico dei nostri amici a quattro zampe.

In passato, infatti, questo inscindibile legame tra la nutrizione e lo stato di salute degli esseri viventi è stato a lungo sottovalutato utilizzando il cibo industriale (crocchette), portando allo sviluppo o all’accentuazione di molti fastidi e malattie anche croniche quali:

  • dissenteria, feci non formate e infiammazioni intestinali (IBD)
  • occhi arrossati e lacrimazione eccessiva
  • prurito cronico, pelle squamosa con croste
  • perdita o diradamento del pelo
  • arrossamento o infezione alle orecchie (otiti da malassezia)
  • dermatiti e piodermiti
  • forfora e pelo maleodorante
  • diabete e malattie renali
  • problemi cardiaci, cancro e tumori

Alla luce delle attuali conoscenze è nostro compito cercare di individuare quei mutamenti e quegli aspetti che ci suggeriscono che il cane non sta seguendo una dieta sana ed equilibrata.

Qualora queste avvisaglie di pericolo venissero per un lungo periodo prese sotto gamba o, peggio, ignorate, si correrebbe il rischio di un progressivo aggravamento della sintomatologia manifestata dall’animale, che potrebbe esitare infine in una patologia conclamata.

Dobbiamo, quindi, sempre osservare con attenzione il nostro cane per cercare di rilevare la presenza di eventuali indicatori di , un’alimentazione non adeguata, che andrebbe tempestivamente corretta, apecialmente per chi utilizza le crocchette industriali, prima causa di patologie nel cane e nel gatto.

Ovviamente in base alla gravità della situazione è opportuno consultare preventivamente un bravo nutrizionista, perché in molti casi alla base del malessere avvertito dall’animale vi potrebbe essere un disturbo più serio.

Andiamo a vedere le ripercussioni che la scelta di alimenti non indicati per i nostri cani ha sul loro organismo, perchè passare ad una corretta alimentazione naturale del cane allunga la vita al tuo animale.

Infezioni dell’apparato gastro-intestinale

Uno dei primi apparati a risentire di un’alimentazione scorretta è proprio quello gastro-intestinale, in quanto rappresenta la via attraverso la quale il cibo entra nell’organismo, viene digerito, assimilato ed infine eliminato attraverso le feci.

Di conseguenza, un alimento di scarsa qualità, non niologicamente appropriato per il cane, nel peggiore dei casi, contaminato da tossine, muffe e metalli pesanti avrà un effetto diretto a questo livello, che si tradurrà in una sintomatologia aspecifica, caratterizzata da:

  • alterazioni dell’alvo (il cane potrebbe avere diarrea, essere stitico oppure alternare entrambe le condizioni e quindi avere un intestino irregolare);
  • accumulo di gas a livello intestinale e meteorismo (l’addome apparirà gonfio, teso e spesso dolente);
  • nei casi più gravi da vomito, che associato alla diarrea può causare una pericolosa disidratazione del cane.

Anche se nella maggior parte dei casi questi fastidi appaiono occasionalmente e tendono ad autolimitarsi, non vanno comunque tralasciati, perché ci suggeriscono che qualcosa non va e che l’organismo del nostro cane non è in grado di tollerare alcuni alimenti, che vanno sostituiti, limitati o del tutto eliminati.

Nella maggior parte dei casi i cani sono intolleranti o ipersensibili verso alcune delle componenti dei mangimi in commercio, ovvero alle proteine di scarsa qualità che subiscono processi di cottura per abbattere la carica batterica e riempiti poi con additivi chimici (tecnologici), farine, conservanti, appetizzanti e grassi da fonti ignote.

Solitamente ad essere implicate sono alcune sostanze di origine non naturale ad azione conservante o addizionate all’alimento con lo scopo di stimolare il senso di fame nell’animale.

Dinanzi a manifestazioni più gravi e/o che si protraggono per un lungo periodo, nonostante le eventuali modifiche apportate alla dieta, non ci resta che chiedere il parere di un veterinario nutrizionista, che possa indagare circa la causa del malessere manifestato dal nostro amico a quattro zampe.

Infezioni dermatologiche a carico della cute

Il secondo (ma non meno importante) apparato su cui si riflette la scelta di una dieta non adatta ai nostri cani è quello tegumentario, che comprende la cute e gli annessi cutanei.

Una delle scoperte più importanti degli ultimi anni riguarda proprio l’esistenza di una forte correlazione tra gli alimenti assunti ed il benessere della pelle e del manto degli animali.

I cani che non si nutrono correttamente, infatti, presentano spesso una cute infiammata, desquamata, pruriginosa e talvolta crostosa (a causa delle lesioni da grattamento nelle zampe), in quanto tendono a sviluppare maggiormente dermatite e forfora.

Il pelo, inoltre, non è lucido e folto, ma appare secco, sfibrato, opaco e con chiazze di alopecia, che risultano prive di peli.

La causa di ciò è da ricercarsi in molti casi nello sviluppo di reazioni allergiche o di intolleranza verso alcuni alimenti, conservanti o additivi; questi provocano degli squilibri immunitari esitanti in manifestazioni cutanee, che tendono a cronicizzare se non si eliminano dalla dieta le sostanze incriminate che le causano.

Altri cani, invece, non sono intolleranti o allergici ad un determinato ingrediente, ma risentono di carenze nutrizionali.

Queste derivano da una selezione di alimenti e complementi alimentari non sufficientemente completa ed equilibrata, che potrebbe difettare nella componente proteica, vitaminica, minerale o nell’integrazione di determinate sostanze.

Ad esempio, alcuni acidi grassi essenziali, che vanno sotto il nome di Omega-3 e Omega-6, sembrerebbero implicati nella regolazione del sistema immunitario dell’animale, in quanto modulerebbero sia la risposta immunitaria che quella infiammatoria.

Il mantenimento di un corretto rapporto tra l’assunzione di Omega-3 e di Omega-6 favorisce il ristabilirsi e la preservazione del benessere della pelle e del manto dei nostri amici a quattro zampe.

Tra le affezioni dermatologiche conseguenti ad una cattiva alimentazione rientrano anche alcune micosi e parassitosi, che riescono ad attecchire facilmente in un organismo il cui sistema immunitario appare debilitato da un regime alimentare non corretto, protratto per molto tempo.

Un animale che presenta delle forti difese immunitarie, invece, sarà meno predisposto allo sviluppo di micosi e di parassitosi intestinali (sostenute da tricocefali, nematodi, tenie, anchilostomi, coccidi e giardia) e sarà in misura minore esposto all’attacco di comuni ectoparassiti, come le pulci e le zecche.

Alterazioni fisiche o comportamentali

L’osservazione del modo in cui il nostro cane appare o si comporta, infine, è uno degli strumenti più semplici ed efficaci di cui disponiamo per capire se una cattiva nutrizione sta avendo delle ripercussioni sulla sua salute.

Un cane che non mangia bene, infatti, potrà apparire in sovrappeso e con un’elevata percentuale di adipe a livello dell’addome, potrà risultare muscolarmente poco tonico e mostrarsi pigro, stanco o letargico.

Alla base di questi segnali di malessere vi è la scelta di una alimenteziane poco sana a base di cibo industriale che contiene nutrienti in proporzioni non corrette, presentando ad esempio un eccesso di glucidi ed una carenza di protidi.

In questi casi, nonostante l’alta densità calorica del pasto, l’animale non assume le sostanze di cui ha bisogno affinché la muscolatura appaia scattante e la massa grassa non sia eccessiva.

Il mantenimento per molti mesi o, addirittura, per anni di un peso superiore al peso forma consigliato espone il cane allo sviluppo di una serie di disturbi anche molto preoccupanti, come le malattie cardiovascolari e la patologia diabetica.

Il nostro cane non segue una dieta corretta? Ecco come rimediare

È molto probabile che la maggior parte dei proprietari di cani abbia riscontrato nel corso della vita dei propri amici a quattro zampe una o un insieme delle affezioni analizzate, che sono senza dubbio molto comuni e frequenti.

A fronte di ciò non dobbiamo colpevolizzarci, pensando che il malessere del nostro cane derivi da un nostro errore nel selezionare i mangimi per lui adatti.

Purtroppo l’industria del petfood insieme a veterinari compiacenti ha creato la convinzione che il cibo secco, le crocchette, siano un cibo sano per i nostri cani e gatti, ma non è così.

Una scelta non adeguata, infatti, è spesso la conseguenza di campagne pubblicitarie ingannevoli, che abbindolano l’ignaro acquirente, spacciando prodotti dai pessimi ingredienti per alimenti completi, sani ed equilibrati, ricchi delle migliori materie prime.

Non sempre si è in possesso di conoscenze sufficienti per stabilire quale sia l’alimentazione migliore del cane, ma in realtà basta poco per essere in grado di scegliere consapevolmente il meglio per il proprio cane.

Alla base dello sviluppo della sintomatologia vista in precedenza vi è l’instaurarsi di alterazioni immunitarie e di uno stato infiammatorio cronico a livello dell’epitelio intestinale, che va a minare anche la flora batterica commensale, o microbiota.

L’integrità dell’epitelio e del microbiota dell’intestino è indispensabile per garantire la corretta digestione e l’assimilazione dei nutrienti assunti con l’alimentazione.

Ci sono molte sostanze contenute nei comuni mangimi industriali che favoriscono questo processo infiammatorio e che, di conseguenza, andrebbero ridotte o ancora meglio eliminate come fonte di cibo.

Tra queste vi sono alcuni alimenti che l’essere umano assume senza problemi, ma che causano al cane irritazione a livello intestinale, come diversi legumi (fagioli, ceci, lenticchie, piselli, soia, ecc.) e alcuni cereali (farro, grano, mais, avena, ecc.).

Molto preoccupanti, poi, sono alcuni composti chimici che si ritrovano nella carne utilizzata per preparare cibi secchi o umidi; questa è ricca di sostanze antibiotiche e ormonali, somministrate ai capi di bestiame allevati in maniera intensiva, allo scopo di farli crescere più rapidamente e di ridurre lo sviluppo di patologie.

Non trascurabili, infine, sono gli additivi che servono per aumentare la conservazione dei mangimi in commercio (dei quali è ancora discussa la cancerogenicità) e per farli risultare più gradevoli nel sapore, a fronte dell’utilizzo di materie prime di scarso pregio.

Una scelta senza dubbio intelligente per evitare di acquistare prodotti qualitativamente scadenti, che possono creare problemi al nostro cane, è rivolgersi ad un’azienda seria leader nel settore della produzione di alimenti e complementi alimentari per animali, come Reico Vital-Systeme.

Tutta la gamma di umido e pressato a freddo Reico è stato studiato per ristabilire e salvaguardare il benessere psico-fisico dei nostri cani, che è completamente di origine naturale, non contiene sostanze geneticamente modificate, coloranti, conservanti e stimolatori dell’appetito.

Le materie prime impiegate sono state accuratamente selezionate e sono del tutto prive di sostanze antibiotiche e di ormoni, dato che la carne si ottiene solo da capi di bestiame allevati in maniera non intensiva e possiede tutte le certificazioni che ne attestano l’indiscussa qualità.